Se c'è una cosa che non sopporto è quando mi chiamano assessore al Commercio. La mia idea, la mia filosofia e il mio modo di affrontare la questione della delega che il Sindaco mi ha affidato è quella di Assessorato alle Attività Produttive. Da qui si deve partire se non si vuole esser incatenati al passato. In questo Roma dovrà cambiare e in fretta. Dai mercati al commercio su area pubblica, dai dehors al mondo delle Osp: tutto dovrà esser ``visto`` in chiave Capitale. Quindi massima attenzione alla bellezza della nostra città, al decoro e al rispetto delle regole. In questa chiave ho già avviato numerosi tavoli di confronto con le associazioni e i municipi: abbiamo istituto una cabina di regia per gestire al meglio le criticità e risolvere i problemi partendo dalla base, dai territorio. Al contempo nella mia idea le energie presenti nel territorio saranno attivate attraverso la creazione di dialogo fra le parti e un posizionamento coerente sui diversi tavoli dello sviluppo economico, ad esempio: sistema delle fiere, Centro agro-alimentare, Cinecittà e la filiera dell’audiovisivo, i distretti industriali presenti nel Lazio e tutte le eccellenze del territorio.